domenica 25 agosto 2019

Ibridi intergenerici




Gli ibridi interspecifici sono ibridi che coinvolgono generi diversi, abbastanza lontani geneticamente e, quindi, rari dal verificarsi. Di seguito andremo a descrivere ed elencare questi rari ibridi che avvengono nella sottofamiglia delle Maloideae che hanno interesse pomologico.
Esistono molte affinità presenti nella sottofamiglia delle Malloideae, ad esempio tutti loro allo stato apoloide hanno 17 cromosomi che ne permettono lo sviluppo di ibridi e spesso vi è tra di loro compatibilità di innesto.


Stesso numero cromosomico 2n=34
Amelanchier                                      Aronia
Chaenomeles                                     Crataegus
Cydonia                                             Eriobotrya
Malus                                                Mespilus
Pseudocydonia                                  Pyrus
Sorbus

Amelanchier 
X Amelasorbus jackii = Amelanchier alnifolia x Sorbus scupolina
Ibrido naturale diffuso nel nord America molto resistente al gelo, produce bacche mangiabili. 

X Amelasorbus raciborskiana = Amelanchier asiatica x Sorbus sp
raro ibrido ottenuto in Polonia intorno al 1930
Ibrido molto resistente al gelo, produce piccoli frutti, non sappiamo quanto essi siano commestibili.

Aronia
X Aronia mitschurinii = Aronia melanocarpa x Sorbus aucuparia 
Ibrido creato nel ex Unione sovietica, sono state sviluppate diverse cultivars tra le più note ci sono Nero e Viking

Aronia melanocarpa x Pyrus communis 
Sappiamo che a livello sperimentale sono stati ottenuti degli ibridi che però non hanno ancora fruttificato.

X Sorbaronia sorbifolia = Aronia melanocarpa X Sorbus americana

Chaenomeles
Alcuni ibridi intergenerici sono stati prodotti tra Chaenomeles e Cydonia, Malus e Pyrus,
rispettivamente (Mezhenskij 1989, 1996, Rjabov 1983 , Friedrich 1985, Ponomarenko 1990)
Di questi ibridi sembra non vi siano tracce.

Crataegus
Questo genere produce spontaneamente numeroso ibridi naturali con il genere Mespilus al quale è molto affine
X Crategomespilus grandifloraCrataegus laevigata Mespilus germanica

Crategomespilus grandiflora















Crataemespilus dardari =  Crataegus oxyacantha X Mespilus germanica 

X Crataemespilus canescens = Crataegus brachyacantha X Mespilus germanica 


Crataemespilus canescens









Cydonia
Sono noti diversi ibridi tra Cydonia e Malus, Pyrus. Di seguito ve ne riporto alcuni:


Cydolus rudenkoana `2-69` 
ibrido ucraino 
Cydonia oblonga X Malus domestica
Gusto dei frutti non eccezionale







Eriobotrya
Malus
Malus x Pyrus
Mespilus
Pseudocydonia

Pyrus 
X Sorbopyrus auricularis 'Shipova' = ( Pyrus communis X Sorbus aria ) X Pyrus
X Sorbopyrus 'Baciu I'
X Sorbopyrus 'Baciu II'
X Sorbopyrus '

Pyrus pyrifolia X Cydonia oblonga ‘PQ-5’ 

X Pyronia veitchii = Pyrus communis x Cydonia oblonga

Sorbus
X Sorbaronia ‘Burka’ = Sorbus aucuparia X (Sorbus aria X Aronia arbutifolia)

X Sorbaronia ‘Burka’ 
foto gentilmente concesse al solo scopo pedagogico dal Signor Giulio Piacentino

X Sorbaronia ‘Burka’ 
foto gentilmente concesse al solo scopo pedagogico dal Signor Giulio Piacentino



X Sorbaronia ‘Burka’ 
foto gentilmente concesse al solo scopo pedagogico dal Signor Giulio Piacentino






Sorbus aucupariaAronia 'Ivan's Beauty'
‘Ivan’s Beauty’ =‘Likjornaja’

Sorbus aucuparia X Crataegus ‘Ivan’s Belle’ = X Crataegosorbus miczurinii 'Granatnaya'


working in progress

martedì 26 marzo 2019

Crespino - Berberis - Barberry


Sono molto diffuse in Italia diverse specie di crespino a scopo ornamentale, pochi sanno però che alcune specie sono coltivate in Iran a scopo alimentare dove sono alla base di molte pietanze e bevande. Queste specie utilizzate a scopo alimentare praticamente non esistono al di fuori del Iran.
Il crespino a scopo alimentare utilizzato in Iran viene chiamato Zereshk oppure Sereshk e appartiene principalmente a 2 specie diverse che sono: Berberis vulgaris var. Asperma e il Berberis integerrima 'Bidaneh' entrambe senza semi.
Il crespino si adatta molto bene al clima italiano, è una pianta molto rustica che non teme il freddo e la siccità.
Il crespino senza semi si coltiva principalmente nel nord del Iran, nella regione del Khorasan su un estensione di circa 11.000 ettari per una produzione che si aggira intorno alle 9000 tonnellate.
Tutte le piante sono moltiplicate per pollone radicale ed hanno una produzione biennale, ossia vi è un anno nel quale la pianta tende a produrre poco o nulla e un anno nel quale vi è un intensa fruttificazione.
Tendenzialmente il Berberis vulgaris var. Asperma (frutto rosso) viene utilizzato a scopo alimentare aggiungendolo disidratato, come condimento a molti cibi, mentre il Berberis integerrima 'Bidaneh' dal colore scuro tendente al nero, viene utilizzato per ottenere bevande, infusi e tisane a scopo medico.
I frutti raccolti in autunno vengono essiccati al sole ed hanno un gusto tendenzialmente aspro, non gradevole per tutti i palati.




Piatto tradizionale persiano: riso con crespino, pollo e zafferano
ZERESHK POLO
Berberis vulgaris var. Asperma
varietà senza semi


Berberis vulgaris var. Asperma
varietà di crespino senza semi

Berberis vulgaris var. Asperma
varietà di crespino senza semi









Anche in Europa sono state sviluppate varietà senza semi, di seguito vi propongo 2 varietà che ho trovato presso un collezionista di Kiev, Ucraina, particolarmente resistenti al freddo.

Berberis sp 
'Beznassievyi Zhovtyi'
 il nome significa giallo senza semi.

Berberis sp 
'Beznassievyi Chervonyi'
il nome significa rosso senza semi






Il Berberis è tradizionalmente utilizzato in molti paesi europei per creare bevande e/o tisane, in Francia il crespino prende il nome di épine-vinette il che suggerisce abbastanza facilmente l'utilizzo dei frutticini  per creare bevande.
Notevole interesse sta suscitando la berberina presente nelle parti legnose di molte specie del genere Berberis, (non nei frutti)  per il suo effetto benefico sul colesterolo e sulla glicemia.
E' dimostrato che la berberina abbassa il colesterolo e la glicemia, purtroppo non è facilmente bio- disponibile, e deve essere associata ad altra sostanze naturali, come la similarina presente nel cardo mariano,  per aumentarne di molto l'assorbimento.
Effetti collaterali e/o indesiderati sono possibili nell'assunzione di tali principi attivi in maniera non controllata, non è, per il momento, un sostituto dei farmaci ipoglicemizzanti e ipocolesterolemici.

WORK IN PROGRESS

giovedì 24 gennaio 2019

Scelta varietale del mandorlo al nord Italia



PRINCIPI GENERALI:
1 Eoca di fioritura.
La scelta di piantare un mandorlo al nord Italia o comunque in zone con inverno freddo deve valutare principalmente un aspetto, ovvero, LE GELATE più o meno tardive.
Il mandorlo infatti, è una pianta a fioritura molto precoce e questo la espone alla distruzione dei fiori ad opera di eventuali gelate.
Per questo motivo ci si deve orientare su varietà a fioritura TARDIVA.

2 Impollinazione.
Il mandorlo è una pianta che necessita in linea generale di impollinazioni incrociata, ovviamente sincrona, fatta eccezione per le varietà auto impollinanti.

3 Presenza di mandorle doppie.
La presenza in un unico guscio di due mandorle ne diminuisce in maniera evidente la loro grandezza e di conseguenza il loro valore. Vanno ricercate varietà con una percentuale bassa di mandorle doppie.

4 Porta innesto.
E' fondamentale scegliere il giusto porta innesto al fine di far crescere la pianta nel migliore dei moti.
Di seguito vi citiamo le diverse possibilità di innesto:
FRANCO DI MANDORLO: presenta disomogeneità nelle piante ottenute. Adatto a terreni aridi, sassosi e calcarei. Ottima affinità di innesto.
FRANCO DI ALBICOCCO: adatto a terreni secchi e sassosi e buona resistenza ai terreni calcarei, abbastanza vigoroso, ritarda l'entrata in produzione della pianta innestata.
FRANCO DI PESCO: adatto a terreni non calcarei e asciutti, ottima vigoria della pianta innestata. Entrata in produzione rapida. La pianta ha una longevità ridotta rispetto al franco di mandorlo.
PESCO GF 305 non adatto a terreni calcarei e secchi, sensibile al asfissia e ai suoli compatti entrata in produzione molto rapida.
PESCO GF 677 molto vigoroso, apparato radicale importante, adatto a terreni secchi, buona resistenza alla clorosi. Porta innesto che in linea generale è il più raccomandato.
FRANCO DI PRUNO: adatto a regioni con clima freddo, terreni umidi e argillosi. Problema di incompatibilità con alcune varietà. Aspettativa inferiore al innesto sul pesco o sul mandorlo.

5 Mandorle amare e mandorle dolci
La riproduzione con seme, fatta in casa, può dare origine a mandorli che producono mandorle amare, queste sono tollerate dalla legge in una certa percentuale mescolate a quelle dolci ma sono assolutamente da evitarsi, perchè,  l'ingestione di un numero elevato di mandorle amare può provocare la morte per avvelenamento. E' un dato remoto, ma possibile.

6 Di seguito indico alcune varietà adatte al nord Italia, con fioritura tardiva e più o meno marcata resistenza al gelo.

Varietà a guscio duro AUTOFERTILI 
Per le ragioni esposte sopra vi elenchiamo alcune varietà che sembrano rispecchiare a pieno le caratteristiche migliori per la coltivazione al nord Italia.
GENCO: 
Epoca di raccolta: seconda, terza decade di settembre
Impollinatore: autofertile
Caratteristiche generali: semi doppi scarsi o assenti
Resa: 30% - 37%
Produttività elevata e costante
Fioritura: tardiva

TUONO:
Epoca di raccolta: fine Agosto/ primi di Settembre
Impollinatore: autofertile
Caratteristiche generali: mandorla di ottimo sapore e di buone dimensioni (circa 4,5g)
Resa: 35% - 40%
Produttività elevata
Fioritura: medio-tardiva

FILIPPO CEO:
Epoca di raccolta: inizio settembre
Impollinatore: autofertile
Caratteristiche generali: idonea per la produzione di farine e di pasta di mandorle
Difetti: semi doppi 40%
Produttività elevata e costante
Fioritura: tardiva

SUPERNOVA:
Epoca di raccolta: prima decade di Settembre
Impollinatore: autofertile
Caratteristiche: media vigoria, rapida entrata in produzione
Resa elevata: intorno al 41%
Produttività elevata e costante
Fioritura: medio tardiva

FALSA BARESE:
Epoca di raccolta: seconda - terza decade di Settembre
Impollinatore: autofertile
Caratteristiche: varietà molto rustica che resiste alle gelate
Produttività elevata, semi doppi scarsi o assenti
Fioritura: tardiva

Varietà a guscio tenero autofertili
ALL IN ONE
Epoca di raccolta: fine Settembre inizio di Ottobre
Impollinatore: autofertile
Caratteristiche: albero semi nano, adatto a piccoli spazi comunque cresce 3 o 4 metri.
Produttività elevata, semi a guscio morbido di grandi dimensioni.
Fioritura: tardiva

PALATINA
varietà diffusa in Germania
Epoca di maturazione: settembre
Impollinatore: su alcuni siti viene data come autofertile
Caratteristiche: albero particolarmente resistente al freddo che produce mandorle dal guscio morbido che può essere sbucciato con le mani
Fioritura: tardiva

Varietà a guscio morbido che necessitano di impollinatore
BOUNTY (DESERTNY)

Caratteristiche: varietà originaria del Ucraina, pianta molto resistente alle basse temperature.
Impollinatore: necessita di impollinazione incrociata
Fioritura: tardiva
Produce semi a guscio morbido

NIKITA'S PRIDE ALMOND
Caratteristiche: varietà molto resistente al freddo, probabilmente di origine russa.
Necessita di impollinatore
Fioritura: tardiva
Produce grosse mandorle a guscio morbido

ORACLE ( FOROS )
Caratteristiche: varietà di origine Ucraina, adatta a climi freddi e a stagioni estive corte.
Fioritura tardiva
Maturazione dei frutti molto precocemente.
Produce mandorle dal guscio semi duro
Necessita di impollinatore


Vista la nostra passione per le piante da frutto rare di seguito vi citiamo alcune sotto specie di Prunus amygdalus che si possono trovare in giro per il mondo.
Non conosciamo le caratteristiche dei frutti e nella fattispecie delle mandorle prodotte, quindi diffidiamo dal mangiarle, potrebbero essere velenose per l'uomo. 
Le citiamo per la loro rarità.

Prunus amygdalus haussknechtii syn Amygdalus haussknechtii
La pianta nella foto si trova in Iran sul monte Sofeh
Speriamo nei prossimi anni di riuscire a documentare anche le mandorle prodotte da questa rara pianta ed essere più precisi.
Pensiamo si tratti di una pianta particolarmente resistente alla siccità e al freddo.


Prunus amygdalus haussknechtii 
syn 
Amygdalus haussknechtii











Prunus amygdalus haussknechtii 
syn 
Amygdalus haussknechtii










work in progress